Il blog di
Piero Chiappano


Ispirato a una canzone di Bruce Springsteen, Land of Hope and Dreams, questo spazio sostiene che sono la speranza e i sogni a guidare le azioni degli uomini. Chi dice che siano i soldi ha solamente vissuto male una sconfitta.
Questo spazio è dedicato al mondo del lavoro, di cui approfondisce limiti, potenzialità, contraddizioni e utilizza come chiave di lettura la musica, che diventa metafora di accesso all'autoformazione e alla consapevolezza di sé.

Land of Hope and Dreams

"This train carries saints and sinners, this train carries loosers and winners,
this train carries whores and gamblers, this train carries lost souls..."

Bruce Springsteen - Land of Hope and Dreams (2001)

mercoledì 30 maggio 2012

Musicamanetta - showcase

Venerdì 25 maggio sono stato ospite dell’associazione musicale Musicamanetta di Milano (Via dei Carracci, 10) nell’ambito di un ciclo di incontri relativi alla presentazione di libri di saggistica e narrativa. Ho tenuto uno showcase di un’ora e mezza durante il quale ho parlato del mio libro Manager Songbook. Per attualizzare e contestualizzare la presentazione, ho pensato di rileggere i temi del libro attraverso canzoni di Bruce Springsteen: da un lato perché parte del libro parla di lui, dall’altro perché mi sembrava, da fan, un modo carino per presentare il suo “avvento” in quel di Milano (7 giugno, Stadio San Siro). Così, accompagnandomi con una Gibson SJ 200 del 2002, ho introdotto i capitoli del libro suonando alcune canzoni del Boss riarrangiate in versione acustica.
Osservazione della realtà. Stiamo attraversando tempi di precariato e incertezza: The Ghost of Tom Joad, canzone che parla della grande depressione americana degli anni Trenta, ritorna molto attuale.
Potere. Le dinamiche di relazione basate sull’autorità e le tentazioni che colgono chi perde il senso del limite trovano sfogo in Badlands.
Responsabilità. Riflettere sui propri doveri e prendersi cura delle risorse affidate portano alla mente il testo di If I Should Fall Behind.
Trappola organizzativa. Il lavoro può ferire fisicamente e moralmente, divenendo una prigione che instilla sensi di colpa e dipendenza. Canzone scelta: Factory.
Autodisciplina. Preparazione, aggiornamento e umiltà fanno il manager e l’uomo. Canzone: No Surrender.
Fiducia. Credere in se stessi come unica via per superare crisi di significato e ostacoli organizzativi trova rappresentazione in This Hard Land.
Il brano di apertura è invece stato Born in the U.S.A., eseguito secondo la versione del provino originale (tonalità in minore). Scelto come brano simbolo per parlare della generazione degli anni Ottanta nonché canzone di apertura del primo concerto del Boss in Italia (Milano, 21 giugno 1985).
Al termine dello showcase, rinfresco e brindisi.
Grazie allo staff di Musicamanetta e alla loro gentile ospitalità. Invito i lettori a collegarsi al loro sito (http://www.musicamanetta.it/) per consultare i programmi di eventi e i corsi di strumento e voce che regolarmente vi si tengono.