Il blog di
Piero Chiappano


Ispirato a una canzone di Bruce Springsteen, Land of Hope and Dreams, questo spazio sostiene che sono la speranza e i sogni a guidare le azioni degli uomini. Chi dice che siano i soldi ha solamente vissuto male una sconfitta.
Questo spazio è dedicato al mondo del lavoro, di cui approfondisce limiti, potenzialità, contraddizioni e utilizza come chiave di lettura la musica, che diventa metafora di accesso all'autoformazione e alla consapevolezza di sé.

Land of Hope and Dreams

"This train carries saints and sinners, this train carries loosers and winners,
this train carries whores and gamblers, this train carries lost souls..."

Bruce Springsteen - Land of Hope and Dreams (2001)

mercoledì 1 agosto 2012

Thrasher - La trebbiatrice di Neil Young

Nel 1979 Neil Young pubblica Rust Never Sleeps, uno dei suoi album più famosi in cui alterna, in piena fedeltà al bipolarismo artistico che lo contraddistingue, brani acustici e rock virulenti. Tra i primi si segnala Thrasher (Trebbiatrice), ballata dall’incedere dylaniano, eseguita con Taylor 12 corde e armonica a bocca.

Neil Young nel 1979
La trebbiatrice sta a Neil Young come la livella sta a Totò: è la resa dei conti. Alla quale, sostiene il cantautore canadese, bisogna arrivare preparati. La virtù che viene indicata come essenziale è la coerenza, esperita attraverso un percorso di ricerca, messa in discussione e solitudine. Non esiste un punto d’arrivo, ma una continua rifocalizzazione degli obiettivi in funzione dei traguardi raggiunti. Una corsa spontanea verso il miglioramento e un’accettazione critica del cambiamento. Critica perché il cambiamento presuppone coraggio, responsabilità, scelte difficili, rottura di legami, ridefinizione dei ruoli, passi falsi, rimpianti. A cui si aggiunge l’amarezza di constatare la scelta di tanti, partiti con noi e poi rimasti a coltivare campi insteriliti:

Dove l'aquila sale planando nell'aria c'è un antico fiume che si insinua
Nell'eterna gola dei cambiamenti, dove l'insonnia attende.
Ho cercato i miei compagni perduti in canyon di cristallo
Quando la vuota lama della scienza ha sbarrato le porte del paradiso

Lì ho capito di averne avuto abbastanza, ho prosciugato la carta di credito per la benzina
Diretto dove l'asfalto diventa sabbia
Con un biglietto di sola andata per la terra della verità e la valigia in mano
Come ho perso i miei amici ancora non lo capisco

Avevano la miglior scelta, sono stati avvelenati dalla protezione
Non c'era niente di cui avevano bisogno, nient'altro da trovare
Si sono persi in formazioni rocciose o diventando mutazioni di panchine del parco
Sui marciapiedi e nelle stazioni stavano aspettando, aspettando

Quindi mi sono stancato e li ho lasciai lì, erano solo un peso morto per me
Meglio essere in strada senza quel carico…

Un messaggio potente per i tempi attuali. Chi non si rinnova soccombe, chi non evolve si involve, chi si ferma regredisce. E difatti Neil Young, alla tenera età di 67 anni, è ancora in piena attività artistica e sforna dischi con il ritmo di uno all’anno. La maggior parte dei suoi sodali dei bei tempi di Woodstock invece si trova relegata in un ambito revivalistico e di secondo piano (le "formazioni rocciose" del testo alludono ai gruppi rock che ripetono da una vita i soliti cliché). Perché loro si sono adagiati sui risultati, scambiando la partenza per l’arrivo:

Il motel dei compagni perduti attende con la piscina riscaldata e il bar
Ma io non mi ci fermerò, ho già il mio filare da zappare
Solo un altro solco nel campo del tempo
Quando la trebbiatrice arriverà io sarò ancora nel sole come i dinosauri nei santuari
Ma saprò che è arrivato il tempo di dare ciò che è mio.

I tempi cambiano e noi cambiamo con loro, questo è scontato. Ma, dice Neil Young, un potere ce l’abbiamo tutti: quello di scegliere come cambiare.

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